venerdì 17 dicembre 2010

Italia, Corte Costituzionale: ''Mancato rimpatrio clandestini per indigenza non è reato''

 
La sentenza basata sul caso di una donna clandestina di Voghera troppo povera per permettersi il rimpatrio

I clandestini che restano in Italia, venendo meno all'ordine di espulsione del Questore, perché troppo poveri per permettersi le spese di rientro in patria, non commettono alcun reato.

Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, bocciando così una delle norme del 'pacchetto sicurezza' del 2009 relative al reato di clandestinità.

A porre il problema è stato il Tribunale di Voghera, chiamato a giudicare sul caso di una donna clandestina che aveva ricevuto più di un decreto di esplusione. La donna, per motivi di estrema indigenza, non aveva potuto lasciare l'Italia con i propri mezzi.

Si tratterebbe, dunque, di un "giustificato motivo" che però non è stato previsto dall'art.14, comma 5 quater del testo unico sull'immigrazione, così come modificato dall'ultimo 'pacchetto sicurezza' del governo Berlusconi.

4 commenti:

  1. Eggià Adriano, in barba alla "mannaia" del "pacchetto sicurezza" :-)

    Abbraccione e buona serata
    Namastè

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  2. Qualcuno col cervello.
    Apriamo brecce.
    Ciao a tutti
    Namastè

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  3. Ma dai Paolo, che qualcuno forse ancora si salva no?

    Un abbraccio grande e buona serata ;-))
    Namastè

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