martedì 21 dicembre 2010

LAVAGGIO DEL CERVELLO

tratto da: VociDallaStrada

Nuovo capitolo del mio spazio radiofonico su RNE. Parleremo della magia del lavaggio del cervello, lo stesso che giornalmente ci stanno facendo in Spagna i mass media, dalla Moncloa, attraverso la pubblicità. 
Soluzione? PENSARE. So che è un concetto rivoluzionario, ma perfino migliaia di anni fa sapevamo farlo. Coraggio, cari e riprendiamocelo!

Le ultime inchieste negli USA sullo stato dell’economia nazionale e il livello di fiducia dei cittadini, sembrano indicare che i nordamericani finalmente credono che il recupero è dietro l’angolo. E, il nostro Presidente, anche.
La “colla” che unisce tutta questa operazione e che la fa apparire come legittima all’occhio del pubblico sono i sondaggisti ed il gigantesco inganno che hanno perpetrato durante gli ultimi 50 anni. Tutti i sondaggi d’opinione pubblica hanno la loro origine nella sociometria, o la sociologia statalistica, sviluppata nella prima parte del XX secolo dalla scuola di Francoforte, uno dei principali centri del lavaggio del cervello. Si basa sulla misurazione di opinioni su determinate questioni, come tali, le indagini possono essere molto utili per le campagne del lavaggio del cervello in massa con l’obiettivo di far si che l’opinione pubblica prenda la forma più conveniente.


La maggior parte delle inchieste che appaiono sui grandi mass media mondiali come la CBS-NBC-ABC-CNN-Fox, il New York Times, il Washington Post, i giornali come Time o Newsweek, Financial Times, il Wall Street Journal sono di fatto coordinate dal National Opinion Research Centre dove, per quanto possa sorprendere la maggioranza, fu sviluppato un profilo psicologico per tutte e per ognuna delle nazioni sulla terra, per determinare le debolezze soggettive, con lo scopo di manipolarle. Oggi i sondaggi di opinione sono un’industria multimiliardaria, con la partecipazione di decine di migliaia di operai, e centinaia di migliaiadi inchieste annuali.

Quale è l’azienda più grande del settore?
L’azienda più importante al servizio del Potere Reale, è la Gallup, utilizzata principalmente dai grandi mass media per rappresentare, teoricamente, l’opinione pubblica. Fu questa enorme struttura che convertì la maggior parte degli statunitensi – che mai avevano sentito parlare di Saddam Hussein e che sapevano solo vagamente che l’Iraq era un paese che esisteva in qualche parte tra la luna e marte, in un popolo che gridava per il sangue di Saddam e per lo sterminio dell’Iraq come nazione.

“I sondaggi dimostrano che la gente è stupida”, ha detto Hal Becker, uno dei principali sondaggisti nell’attualità legato alla Casa Bianca. “Se vuoi che uno statunitense creda in qualcosa, quello che devi fare è fare un’inchiesta fatta su misura che dice che qualcosa è così e dopo farla circolare. Puoi dire a qualcuno che la Luna è fatta di formaggio verde- se i numeri del sondaggio dicono che è così, allora lo scemo che sta guardando l’inchiesta in tv crederà che è così”. 

Vuol dire che questa gente può creare notizie senza limiti?
Quello che la maggior parte della gente non comprende è che molto di ciò che leggiamo sui giornali o vediamo in tv è stato approvato dalle compagnie di ricerca. Quello che vedremo è ciò che i sondaggisti credono che dobbiamo vedere. Questo è chiamato “creazione dell’opinione pubblica”. L’idea che giace sotto questo frammento di condizionamento sociale è di scoprire fino a che punto risponde il pubblico alle direttive politiche stabilite dai poteri reali che comandano al di sopra dei governi. 

Oggi la gente crede che è ben informata, ma non si rende conto che le opinioni che crede siano sue, di fatto, sono create da istituzioni o think tank degli Stati Uniti e che nessuno di noi è libero di formare le sue proprie opinioni perché l’informazione della quale disponiamo ce la offrono i mass media e i sondaggisti. Uno di questi think tank, ad esempio, si chiama Research Analysis Corporation. Ha lavorato in più di 600 progetti, tra questi l’integrazione delle persone di colore nell’esercito, programmi  per l’uso tattico delle armi nucleari e per il controllo della popolazione. Tutte ed ognuna di queste funzioni, think tanks, aziende ed istituzioni, sia pubbliche che private, sono interconnesse e formano parte di una gigantesca ed onnipresente cospirazione segreta il cui obiettivo è il controllo del pensiero ed influire in ogni aspetto della nostra vita.

E quanto più complessi sono i problemi di una società industriale moderna, più semplice è fomentare distrazioni sempre maggiori, in modo che alla fine le irrilevanti opinioni delle masse, create da abili manipolatori, assumono la posizione di fatti scientifici.
Così, come consiglio, se sentiamo un sondaggio che dice che gli spagnoli, per la maggior parte, sono contro le azioni dei controllori del traffico aereo, tenete in mente ciò che avete appena sentito.

Io sono Daniel Estulin. Vi do il benvenuto in questo magico mondo di fumo e specchi.

2 commenti:

  1. Soluzione? PENSARE. So che è un concetto rivoluzionario, ma perfino migliaia di anni fa sapevamo farlo. Coraggio, cari e riprendiamocelo!
    ...ci sto provando a convincere qualcuno....faticoso!!!

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  2. Cara Lo è senza dubbio molto faticoso, ma perseveriamo e forse riusciamo anche a "risvegliare" qualcuno...almeno spero!

    Un abbraccione e buona serata
    Namastè

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