domenica 30 ottobre 2011

Privatizzare la Luna e aprirvi miniere. MoonEx vuol cominciare entro due anni

Maria Ferdinanda Piva

Vogliono privatizzare la Luna. Ormai la Terra è saccheggiata e non è più in grado di offrire risorse naturali sufficienti a sostenere il cosiddetto sviluppo, e c’è gente convinta che sia opportuno cercarne una di riserva.
Fra costoro un miliardario americano, Naveen Jain, co fondatore della società Moon Express, altrimenti detta MoonEx. Sostiene che i suoi accordi con la Nasa gli consentono di aprire attività minerarie appunto sulla Luna, e vuol cominciare nel giro di due anni. La Nasa non ha commentato: neanche per smentire.
Vi siete già comprati la vostra fettina di Luna? I lotti sono in vendita da anni su Internet. Sembra Totò che vende la fontana di Trevi, ma magari è un affare.
La notizia viene da un’intervista che Jain ha concesso qualche giorno fa a Foxnews – lieta di sciogliere inni alla libertà d’impresa anche in ambito extraterrestre – e che sta facendo il giro del mondo.

In sintesi, MoonEx sostiene due cose. Primo, il Trattato sullo spazio extra atmosferico (varato dagli Usa nel 1967 e poi sottoscritto da un centinaio di Paesi) prevede che privati e Governi possano possedere beni nello spazio e sui corpi celesti: ergo la Luna è del primo che se la prende.
Wikipedia dice che, in base al Trattato, la Luna è patrimonio collettivo dell’umanità. Forse MoonEx ha fatto sviscerare il testo da un avvocato particolarmente fornito di artigli…
Seconda cosa sostenuta da MoonEx: visto che l’azienda ha ottenuto un contratto con la Nasa nell’ambito del progetto Ildd (Innovative lunar demonstration data), essa ha anche il permesso della Nasa per iniziare attività estrattive sulla Luna.
Il progetto Ildd – da quel che si legge sul sito della Nasa – riguarda la fornitura di dati tecnici provenienti da esperienze industriali per veicoli in grado di operare sulla Luna. Ma forse anche in questo caso MoonEx ha sottoposto clausole e postille all’interpretazione di un Azzeccagarbugli megagalattico.
In ogni caso, Naveen Jain vuole iniziare le attività minerarie sulla Luna nel giro di un paio di anni. Dice che non è particolarmente complicato dal punto di vista tecnico.
Secondo lui, quella che ai poeti sembra una candida perla in cielo in realtà è un nuovo continente che può essere sfruttato per assicurare energia alla Terra, poichè contiene moltissimo Elio 3 (un isotopo dell’elio raro sul nostro pianeta ed utilizzato per la ricerca nel campo della fusione nucleare), senza parlare del platino e del titanio.
Occuparci delle malefatte umane anche nello spazio e difendere i beni comuni extraterrestri. Forse diventerà la nuova frontiera dell’ecologia.




Un vecchio comunicato stampa sul sito della Nasa i contratti per il progetto Ildd

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