giovedì 5 gennaio 2012

I semi del cibo a rischio, intervista al prof. Pietro Perrino


 

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2 commenti:

  1. Biodiversità è cosa buona a prescindere.
    L'unica ragione per abbandonare questa strada è la mancanza di denaro e la catastrofe.
    Tutte le altre giustificazioni sono criminali, perchè i semi sono garanzia per la sopravvivenza.
    E i popoli dovrebbero esserne i custodi.

    Ma se da una parte lo Stato preferisce comprare aerei cacciabombardieri... noi, dall'altra, vogliamo trascorrere le domeniche nei centri commerciali.
    Te, come la vedi?

    Un abbraccio.

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  2. @LAV
    E' vero Gì, la biodiversità è garanzia di vita è il modo giusto di affrontare il problema della genetica in agricoltura. Sono assolutamente d'accordo con te..."i popoli dovrebbero esserne custodi", ma la società capitalistica si muove, secondo me stupidamente, in senso contrario valorizzando la manipolazione di laboratorio ed il brevetto dei semi...pura follia.
    E la gente dovrebbe preoccupasi di questo, perchè è mostruosamente importante, credo che l'informazione puntuale e continua (questo caso addirittura da accademici) possa contribuire a sollevare il velo dell'ignoranza e dell'ignava....o almeno spero :/
    Abbraccio ricambiato :)
    Namastè

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